martedì 14 dicembre 2010

Il Mercato della Terra di Milano

Sabato 18 dicembre, dalle 9 alle 14
Giardini Largo Marinai d'Italia, Palazzina Liberty


Per molte di noi che hanno la prole alla scuola di via Ruffini sarà quasi impossibile farci un giro. 
In contemporanea infatti c'è la festa della scuola con relativi canti natalizi e annessi mercatino e lotteria, allo scopo di raccimolare qualche soldo x la nostra dissestata scuola pubblica.
A parte che i bambini ci tengono moltissimo a questa giornata,  quindi bisognerà esser presenti  attenti e partecipativi!... ma mi sembra che anche i "grandini" coinvolti nell'organizzare, a vendere biglietti della lotteria, a produrre o inventarsi cose vendibili e a gestire il mercato sono tanti e tanto hanno lavorato... non oserei quindi mai mancare a qs appuntamento che in fondo è un bell'appuntamento!
Forse forse riuscirò a rosicchiarmi un'oretta a cavallo del pranzo x fare una volata al mercato della terra e prendere contatto con qualche fornitore... ma la verità poi è che gironzolare e curisosare x mercati mi piace, tanto.
A chi non è "ingaggiato" nella giornata natalizia consiglio di andare, è carino e si possono acquistare prodotti freschi e locali.

Di seguito qualche info sul mercato. Molto altro trovate sul loro sito.


Negli spazi dove era ospitato l'antico verziere, lo storico mercato ortofrutticolo cittadino nei dintorni della Palazzina Liberty, oggi Parco Formentano, Slow Food si prepara alle feste natalizie con una doppia edizione del Mercato della Terra.

Vi aspettano cinquanta produttori di prossimità, provenienti dal Parco Agricolo Sud Milano e dalle aree agricole, all'interno di un raggio di 40 km dalla città, nelle province di Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Pavia, con ospiti da Brescia e Varese e per l'occasione molti Presìdi Slow Food lombardi, italiani ed internazionali.
Nelle bancarelle si possono acquistare frutta e ortaggi di stagione, pane, birra e vino, formaggi a latte crudo, salumi e molto altro; insomma, la migliore qualità del territorio viene proposta alla città, con la più sicura delle garanzie e delle certificazioni esistenti: la faccia del produttore.

Sabato 18 dicembre, il mercato raddoppia con la presenza di Ospiti dal Mercato della Terra di Bologna e tante altre proposte per bambini di ogni età per festeggiare il Natale!
In entrambe le edizioni ci saranno i consueti Assaggi di Laboratori del Gusto e numerose iniziative per grandi e piccini e lanceremo l'iniziativa Facciamoci un sacco di Auguri!!!: potrete comporre il vostro pacco di Natale, acquistando direttamente dai produttori del mercato. Noi prepareremo dei kit-confezione, costituiti dal sacco-regalo e dal biglietto di auguri, e voi farete il resto!
Prove di cucina di strada al Mercato della Terra: a partire dalle 12:30, in collaborazione con Boxing Catering, verranno proposte degustazioni di piatti realizzati con i prodotti del Mercato.





sabato 23 ottobre 2010

C'è broccolo e... broccolo fiolaro di Creazzo!


Sto scoprendo un sacco di verdure che non conoscevo... e il broccolo fiolaro di Creazzo è tra questi, anzi non solo non l'ho mai provato ma nemmeno lo avevo mai sentito nominare.
Bene, ovvio che ne ho ordinato mezzo kg x provarlo.
E intanto, visto che non so nemmeno come sia fatto, cerco su internet... e scopro un mondo! Il broccolo fiolaro di Creazzo ha un suo sito, una voce dedicata su wikipedia un sacco di interessanti descizioni storico/botaniche (qui e qui solo x fare un esempio). Scopro anche che a gennaio si tiene la sagra del broccolo con tanto di pagina Facebook!




Vista questa abbondanza di informazioni in rete non sto qui a trascrivere caratteristiche e descrizioni varie...
Resta solo l'incertezza su come cucinarlo e anche qui la rete mi viene in aiuto... ho trovato un risotto qui e uno qui,  un pesto x condire la pasta, uno sformato,  qualche ricettina un po' + sofisticata e anche una ricetta di un dolce... e con un po' di pazienza a spulciare c'e' molto altro ancora.

Aggiornamento: io con il broccolo fiolaro ho fatto questo sformato e questa zuppa!

Zucca Iron Cap

 
Qs settimana avicenna ha in listino un'altra zucca, la Iron Cap.
E' una zucca dai frutti verde scuro che raggiungono il peso di 2 /2,5 kg, leggermente costoluti e screziati con una forma quasi rotonda, appena schiacciata ai poli.
La polpa è dolce e molto gradevole al consumo. Adatta a tutti gli usi in cucina.

giovedì 14 ottobre 2010

il ramolaccio.... qs sconosciuto!



Io non lo conoscevo.
Non sapevo nemmeno che aspetto avesse, quindi gioco forza acquistarlo qdo l'ho visto nel listino di avicenna.
In sostanza è una grossa rapa nera dal sapore di ravanello, con un retrogusto piccantino dal momento che che fa parte della famiglia del rafano.
Al contrario del cavolo rapa il ramolaccio non è che mi abbia colpito un gran che... l'ho mangiato crudo, sostanzialmente in insalata. Ho anche provato a fare un carpaccino vegetale, mi sembrava carino giocare col contrasto della buccia nera così inconsueta in una verdura...
Detto ciò e soddisfatta la mia curiosità di vederlo e di assaggiarlo non credo che lo comprerò più... a meno che io non trovi un a maniera strepitosa di cucinarlo... ma onestamente non credo!

ps. curioso l'effetto ottico in fotografia: la parte sinistra sembra decisamente più grande della parte destra... eppure è stato tagliato esattamente a metà!

martedì 12 ottobre 2010

ma... GRAZIEEE :-))



A parte il fatto ... che è un mazzo BELLISSIMO!
A parte il fatto ... che mi ha fatto PIACERISSIMO avervi a casa!
A parte il fatto ... che mi sono COMMOSSA!

Non posso dirvi altro che GRAZIE!!!


qualche informazione su detersivi e detergenti


Il progresso industriale di questo ultimo secolo ed il conseguente sviluppo economico hanno causato un notevole incremento nell’utilizzo di uno dei beni più preziosi, l’acqua. L’incremento del consumo di acqua ha, come conseguenza diretta, un aumento dell’inquinamento idrico inteso come degradazione della qualità dell’acqua.
I detergenti, una volta rappresentati dai soli saponi, comprendono oggi una vasta gamma di prodotti utili per la pulizia di superfici o il lavaggio di indumenti e sono utilizzanti in grande quantità, sia in ambito domestico, che industriale. Spesso questi prodotti contengono dei composti chimici che, se presenti in grande concentrazione, possono essere dannosi per la salute umana e compromettere i delicati equilibri degli ecosistemi, a causa della loro tossicità intrinseca, della loro permanenza nell’ambiente e dell’alto potenziale di bioaccumulo.
Per questi motivi è importante effettuare un sempre più attento, corretto e consapevole uso di questi prodotti.

Caratteristiche generali dei detergenti
I moderni detergenti sono composti da più componenti. Vediamo di comprendere in modo semplice la loro funzione, il loro ruolo, se indispensabile o superfluo, la loro potenziale tossicità ed influenza sulla salute e sull’ambiente.

Tensioattivi
Sono i principali ingredienti dei detersivi e svolgono un ruolo importante nelle attività di rimozione dello sporco. Sono composti organici costituiti da una parte idrofila (fase polare) che si lega all’acqua ed una parte idrofoba (fase apolare) che tende a legarsi alla fase grassa dello sporco ed a solubilizzarlo. Possiedono inoltre la capacità di ridurre la “tensione superficiale” nelle soluzioni acquose, cioè permettono all’acqua di penetrare meglio nelle fessure, nelle trame dei tessuti, veicolare lo sporco e quindi aumentare il potere detergente.
La maggior parte dei tensioattivi utilizzati sono sintetici, quindi non presenti in natura. Si suddividono in 4 categorie in funzione della carica ionica della molecola:

•    Tensioattivi  ANIONICI  costituiti da esteri carbossilici, solforici ed alchil solforici, fosforici, lattici, citrici. Sono quantitativamente la parte predominante dei tensioattivi che si trovano attualmente sul mercato. La catena alchilica alla quale è legato il gruppo solforico, o comunque un gruppo carico negativamente, può essere ramificata (quindi più difficilmente biodegradabile) o lineare ( la nuova generazione più facilmente biodegradabile).    I più comuni sono SLES ( sodio lauril etere solfato, dove il processo di sintesi è più sofisticato e la componente petrolchimica è data anche dalla parte eterea) oppure SLS (sodio lauril solfato).
•    Tensioattivi  NON IONICI  hanno la capacità di lavare a basse temperature e sono poco schiumosi. Gli acidi grassi etossilati con catena lineare sono più facilmente degradabili. Inoltre l’acido può essere di origine petrolchimica o vegetale.
•    Tensioattivi  CATIONICI   hanno carica positiva sono generalmente sali di ammonio quaternario dotati di azione umettante e batteriostatica. Sono utilizzati per realizzare ammorbidenti e balsami per capelli.
•    Tensioattivi ANFOTERI  hanno sia la carica negativa che quella positiva, con caratteristiche intermedie tra i NON IONICI e ANIONICI. Attenuano l'aggressività dei tensioattivi ANIONICI, per questo nella cosmesi sono spesso accoppiati a SLS e SLES.  Buoni schiumogeni. Per alcuni ANFOTERI, generalmente quelli più comuni, è stato dimostrato che sono biodegradabili anche in condizioni di anaerobiosi, mentre alcuni sono ancora sotto esame da parte di disciplinari internazionali (come l'Ecolabel).

Complessanti
I complessanti si legano agli ioni Ca++ (CALCIO) e Mg++ (MAGNESIO) presenti nell’acqua che altrimenti si legherebbero ai tensioattivi riducendo le loro proprietà. Hanno quindi le funzioni di addolcimento dell’acqua, rafforzamento del potere lavante dei tensioattivi, miglioramento nel processo di rimozione dello sporco ed evitano che lo sporco rimosso si ridepositi sulla biancheria o sulle superfici.
Tra i più diffusi ed utilizzati, l'EDTA, (acido diammino tetracetico sale sodico), non è biodegradabile, arrivando nel mare va a contatto con i depositi marini e da questi riesce a solubilizzare i metalli pesanti (manganese, cromo, mercurio, piombo, eccetera). I pesci vengono così contaminati al punto tale che nelle loro carni è stato rinvenuto un livello di inquinamento superiore anche 5000 volte all’ambiente originario. Essendo poi noi alla fine della catena alimentare subiamo tutti i danni di questo accumulo.
Tra i più dannosi vi sono inoltre l’ NTA (acido nitriloacetico), Policarbossilati, Tiourea, Poliacrilati, Zeoliti, gli ultimi due sono insolubili in acqua e si depositano sul fondo dei corpi idrici impedendo la crescita della fauna e flora acquatica. Sono quindi da preferire i Fosfonati che sono fotodegradabili e non sono di origine petrolchimica e le silici lamellari che sono completamente solubili in acqua, considerando inoltre che la silice è l’elemento minerale più diffuso sul pianeta.

Perossidi e Sbiancanti
Gli sbiancanti hanno il ruolo di decolorare le macchie, avendo la capacità di danneggiare la struttura delle sostanze colorate che divengono così più idrosolubili. Gli sbiancanti a base di Cloro innescano una reazione secondaria che porta alla formazione di composti organici del cloro particolarmente tossici, in quanto essendo lipofili entrano nella catena alimentare accumulandosi nei tessuti adiposi (i grassi) degli animali per giungere fino all’uomo. Sono inoltre poco biodegradabili sia biologicamente che chimicamente.
L’uso del Perborato, malgrado la sua capacità di liberare ossigeno e svolgere azione sbiancate, è da evitare. Se non attivato con TAED non agisce a temperature inferiori a 30°. A breve verrà messo al bando per il riscontrato effetto teratogeno (danni sul feto) E’ quindi da preferire il Percarbonato che libera ossigeno e anidride carbonica senza avere effetti sull’uomo e sull’ambiente, ha una soglia termica molto più bassa del perborato, quindi comincia ad agire già a 30°C, per raggiungere la sua maggiore azione a 50°C, senza attivatori.

Sbiancanti ottici
Sono sostanze che vengono introdotte nei detersivi per puri motivi estetici. Dato che non tutte le fibre possono essere sbiancate con i comuni candeggianti, nelle polveri vengono aggiunti gli sbiancanti ottici che si depositano sulle fibre del tessuto e per un semplice effetto ottico ad opera della luce UV, viene percepito bianchissimo quello che in realtà ha un colore tendente al giallino.
Numerosi studi hanno associato l’insorgenza di eczemi e dermatosi con l’uso indiscriminato degli sbiancanti ottici. L’esposizione della pelle alla luce solare, dopo il contatto con queste sostanze, favorisce la comparsa di dermatosi. Tali sostanze tendono ad accumularsi negli organi animali (fegato e reni) e nelle radici delle piante. Si degradano difficilmente e molto lentamente.
Per diminuire i rischi per la saluti e l’ambiente sarebbe quindi bene evitare l’uso di queste sostanze.

Profumi
I profumi sono sostanze per la maggior parte sintetiche che vengono aggiunte ai prodotti per attribuire un gradevole “odore di pulito” e mascherare le eventuali esalazioni meno gradevoli dei tensioattivi. Non hanno una funzione fondamentale ai fini dell’efficacia del prodotto ed alcuni sono causa di danni ecologici (es. alterare il senso dell’orientamento degli esseri viventi acquatici).
Il Para-diclorobenzene viene aggiunto unicamente per correggere l’odore nei prodotti di pulizia per WC, non ha alcuna azione disinfettante o detergente, non è biodegradabile e si accumula nei tessuti adiposi dei pesci. I profumi sintetici al muschio (derivati nitro-muscosi, muschio-xilene, muschio-toluene) si accumulano nella catena alimentare e possono avere effetti dannosi sul sistema nervoso.
Sono quindi da preferire additivi di origine vegetale come gli oli essenziali.

Coloranti e Perlanti
Sono componenti del tutto inutili e generalmente poco biodegradabili.

Conservanti
Le sostanze utilizzate sono spesso dannose per l’ambiente e la salute dell’uomo, quali per esempio le Aldeidi sospettate di essere cancerogene o i Fenoli clorurati difficilmente biodegradabili e dannosi per la salute. E’ invece consigliato l’utilizzo dell’Alcool etilico che già a modeste concentrazioni svolge un’azione batteriostatica e/o battericida oppure dell’Acqua ossigenata (perossido d’idrogeno) che ha proprietà ossidanti e disinfettanti.

Enzimi
Gli enzimi sono in grado di disgregare, frazionare e sciogliere lo sporco di natura proteica (proteasi), gli amidi (amilasi) e le sostanze grasse (lipasi). Si degradano a medie temperature ed in ambiente acido.

Riempitivi, addensanti ed additivi
I detersivi in polvere contengono riempitivi come il Solfato di sodio e/o i Cloruri utilizzati per dare alla polvere una struttura granulare ed impedire che il detersivo si indurisca solidificandosi. I detersivi liquidi contengono invece addensanti per dare al prodotto una consistenza più viscosa senza, anche in questo caso, migliorarne le prestazioni. Il risultato è semplicemente psicologico, l’utilizzatore associa alla maggior viscosità la maggior concentrazione e quindi un miglior potere lavante del prodotto.

Emollienti
Gli emollienti sono sostanze normalmente aggiunte allo scopo di rendere più compatibile con la pelle le sostanze detergenti (presenti normalmente dei detergenti che vengono a contatto con le mani: detersivo piatti ecc.), riducendone il forte potere sgrassante.  Possono essere sia di sintesi che di origine naturale.

Denaturanti
Sono sostanze che normalmente vengono aggiunte per evitare l’ingestione od un uso improprio dei prodotti. Sono normalmente prodotti di sintesi.

Poichè qs informazioni sono estratte da una guida prodotta da officina naturae mi sembra corretto elencare qui di seguito le scelte degli ingredienti che hanno operato come azienda nella produzione dei detersivi che commercializzano... a prescindere dal fatto che sia o meno, il produttore che sceglieremo come gas.


Officina Naturae ha scelto di:

utilizzare i seguenti tensioattivi
ANIONICI: Sodium cocoil sulfate, di origine vegetale, efficace sulla macchie grasse, completamente e velocemente biodegradabile
NON IONICI: Alchilpoliglucoside, di origine vegetale, rimuove lo sporco “difficile”
CATIONICI: Esterquat, ammorbidente di origine vegetale
ANFOTERI: Cocamidopropyl betaina, di origine vegetale, addolcente, protegge la cute dalla aggressione dei tensioattivi

utilizzare i seguenti complessanti
Fosfonato: blocca la durezza dell’acqua permettendo ai tensioattivi di lavorare al 100%, fotolabile Silice lamellare:sequestrante completamente solubile e non corrosivo, la silice è uno degli elementi più diffusi nel pianeta.

utilizzare i seguenti sbiancanti
Percarbonato: azione sbiancante, libera ossigeno già a basse temperature 
Acqua ossigenata (perossido d’idrogeno): sbiancante, sanificante, antibatterico, svolge sia un’azione sbiancante che conservante.

di NON UTILIZZARE sbiancanti ottici 

di utilizzare profumi di derivazione naturale ed olii essenziali biologici

indicare in modo ESPLICITO e DETTAGLIATO i propri conservanti
Etanolo (alcool etilico): conservante e solvente, disgrega lo sporco e svolge anche un’azione conservante, completamente vegetale. 
Acqua ossigenata (perossido d’idrogeno): sbiancante, sanificante, antibatterico, è il conservante più ecologico che esista. 

utilizzare gli enzimi disponibili sul mercato consapevole che non esistono enzimi non ogm, attenta a migliorare le proprie scelte appena questo sia possibile. Officina naturae ha comunque scelto di produrre un ammorbidente coadiuvante del lavaggio a pH acido, per la presenza di acido citrico, in grado di favorire la completa degradazione di ogni enzima, allo scopo di eliminare il loro potere allergenico.

utilizzare come riempitivi, addensanti, additivi
Sodio cloruro: ha un potere addensante, è il normale sale da cucina. 
Acido citrico: è un regolatore del pH, un acidificante. Ha vari ruoli tra i quali quello di stabilizzare una soluzione con acqua ossigenata, nell’ammorbidente serve a ripristinare la carica elettrica dei tessuti provenienti da un lavaggio alcalino ed inoltre distrugge eventuali enzimi

utilizzare i seguenti emollienti
Decil oleate: ripristina il giusto livello di grassi della cute dopo che quelli naturali sono stati asportati dal lavaggio. E’ completamente vegetale.

utilizzare come denaturante il Bitrex (denatonium benzoate) sostanza amarissima in grado di ridurre gli incidenti domestici legati alla ingestione di prodotti chimici. Tale attenzione è rivolta in particolare ai bambini.

lunedì 11 ottobre 2010

qwertyGAS... come procediamo...



Allora... anche se qualcuna ha defezionato xchè non ce l'ha fatta (ed è stato un peccato!) la serata è stata molto carina... parlo x me naturalmente ma credo in qs di esprimere il sentimento di tutte :-)
Tra qualche chiacchiera, un bicchiere di vino ed una discreta quantità di buon cibo (graze a tutte... by the way) abbiamo concordato di procedere a cercare fornitori x i prodotti che al momento ci sembrano prioritari.
I criteri discussi x la scelta sono stati:
che siano produttori possibilmente (anche se non sempre è possibile) biologici
che siano piccoli produttori, magari a conduzione famigliare
che utilizzino metodi di produzione sostenibili e rispettosi x l'ambiente e x gli animali
che il bestiame sia allevato all'aperto almeno in parte dell'anno

A grandi linee, giusto per fare un po' il punto (e se sbaglio correggetemi) le cose dovrebbero stare così:
- Verdura e frutta (Avicenna Bio) => Francesca
- Carne e, se si riesce dallo stesso produttore, Parmigiano => Monica
- Pasta (Pastificio Iris) => Arianna
- Riso => Ada
- Mozzarella di Bufala  (Caseificio la Masseria in prova) => Francesca
- Formaggi (capra, pecora e mucca) => Mara
- Vino Bio => Mara
- Capponi e Galline e forse Uova => Simona e Ada verificano 2 produttori diversi
- Detersivi => Marie Pierre
- Legumi  => QUALCHE VOLONTARIO??? :-)
- Uova (Cascina S. Brera da verificare) => Anche qui... QUALCHE VOLONTARIO??? :-)
- Agrumi di Sicilia (le Galline Felici) => già provati, efficienti e corretti. Ho fatto ordine l'anno scorso... se qualcuno si prendesse carico di gestire il fornitore renderebbe felice anche me ;-)
Non riesco a rintracciare sui miei appunti il nome di Lucia che, son sicura, si era offerta x occuparsi di un prodotto... forse i legumi?

Ovviamente, lo scrivo come memo x chi non c'era, x i prodotti non deperibili (pasta, detersivi ecc) la gestione è molto meno onerosa in termini di tempo rispetto ai prodotti freschi, che devono essere ordinati settimanalmente e che devono anche essere ritirati il giorno stesso della consegna.
Quindi... NON SPAVENTATEVI... con un po' di volontà e di organizzazione si fa senza grandi sforzi (ve e lo dice la persona + disorganizzata del mondo, giuro!).
Si pensa, ma è tutto da valutare provando, che alcuni prodotti potrebbero essere ordinati con una frequenza bimestrale facendo quindi una piccola scorta, compatibile comunque con il fatto di abitare tutti in appartemento dove gli spazi dispensa sono quelli che sono.

Allo stato dell'arte, ad ordinare con una certa costanza, siamo circa 10/12 famiglie, penso che potremo arrivare a 15/20 ma non di più, xchè senza un luogo dedicato dove ricevere la merce è impossibile. Se volete passare la voce ad amici e famigliari volentieri ma tenete presente questo limite necessario.

Mi sembra di aver detto tutto... ma... aiutatemi se ho scordato qualcosa di importante...

Un saluto a tutte con l'augurio che le fragole che compreremo la prox primavera da Avicenna non diventino blu come le mozzarelle di cui abbiamo avuto notizia ultimamente! ;-))

giovedì 30 settembre 2010

Chi conosce il cavolo rapa?



Io no, non lo conoscevo... per questo l'ho comprato nell'ultima spesa di verdura.
A parte il fatto di constatare che è un ortaggio bellissmo, me lo sono rigirato un po' tra le mani rimuginando cosa avrei potuto farci... well, no idea!!
Mi è venuta in aiuto come al solito la rete dove ho fatto una ricerchina veloce... e devo dire che qs volta non sono proprio rimasta colpita dalle ricetto che ho trovato, salvo questa che infatti è l'eletta tra le tante.
Se il risultato sarà degno di nota tornerò a parlare del cavolo rapa...  altrimenti credo potrò tranquillamente sopravvivere senza!

Qualche nota su qs verdurina x i qwerty members  ;-)
Il cavolo rapa (Brassica oleracea acephala gongylodes) è originario dell'Asia sud-occidentale e si differenzia dagli altri cavoli perchè presenta un fusto commestibile ingrossato e tondeggiante, di colore verde o purpureo, sul quale si formano poche foglie lobate, munite di un lungo picciolo.  La parte commestibile è costituita proprio dalla parte inferiore del fusto, grande più o meno come una grossa rapa, di cui ricorda anche il sapore. Le varietà precoci hanno un sapore più delicato e possono essere coltivate in serra o all’aperto, se non esiste pericolo di gelo. Le varietà tardive si prestano ad una conservazione più lunga. 
Può essere preparato crudo in insalata o, se tagliato a listarelle, gustato  in pinzimonio con delle salsine.
Per prepararlo come verdura o in minestra, rosolarlo o cuocerlo al vapore. Il cavolo rapa farcito (cuocerlo dapprima brevemente al vapore) rappresenta un piatto molto gustoso. 
Il cavolo rapa, ricco di vitamine, può essere addentato come una mela. (E io aggiungo... vi voglio vedere!) :)

martedì 28 settembre 2010

Primo incontro qwertyGAS!!!

Ok, sembra che ce la faremo!
Dribblando impegni, bambini, mariti e babysitter che fan le preziose... mercoledì sera per cena ci vediamo!!
Lo scopo è innanzitutto quello di conoscersi e passare una bella serata tra 2 chiacchiere e un bicchiere di vino (ma anche 2!).
In secondo luogo vorrei cominciare a ragionare assieme riguardo a quali prodotti vogliamo cominciare a valutare e ad acquistare. In questo aspetto è implicito anche il fatto che dovremo ripartirci in po' l'onere di gestire gli ordini xchè, ve ne rendete conto tutti, non potrei fare tutto da sola...  diventerebbe x me praticamente un lavoro partime!
Comunque, come ho già spiegato a tutti, a differenza di frutta e verdura, le cose conservabili tipo pasta o detersivi ecc possono essere ordinati credo ogni 2 mesi quindi chi si occuperebbe di tali prodotti non avrebbe un peso eccessivo da gestire. Poi comunque ci ragioneremo meglio assieme.
Comincio a proporvi, giusto xchè ci possiate pensarci su, i prodotti che io vorrei cominciare a testare da qui a Natale (tanto x darci un ordine di tempo):
- pasta
- carne e pollame
- uova
- mozzarella e altri prodotti di bufala (trovato produttore fantastico!!)
- parmigiano
- detersivi eco

Chi conosce produttori, anche piccoli, potrebbe se vuole iniziare a contattarli x sapere se sarebbero disponibili a fornirci e consegnarci i loro prodotti, così abbiamo già un'idea + concreta quando ci incontriamo. Io farò altrettanto.

Per quanto riguarda la CENA io mi occuperei di un antipasto e di una zuppetta di legumi alla toscana (col cavolo nero visto che avicenna in qs periodo lo propone!).
Chi vuole/riesce a portare qualcosa (anche vino, x chi non ha tempo) potrebbe scriverlo nei commenti a questo messaggio così tutti sanno chi porta cosa (giusto x non trovarci con 6 torte pasqualine!) ;-)

Intanto ci vediamo qs sera x il ritiro della verdura :-)

lunedì 27 settembre 2010

C'è lattuga e lattuga...!

Buooona l'insalata, io  la mangerei un po' in tutte le salse, sia cruda sia cotta...
e x fortuna che insalate della famiglia della lattuga ne esistono un sacco di varietà. 
La Lattuga è una Composita annuale che presenta un "cespo" costituito da foglie a spatola o tondeggianti inserite in un breve fusto e serrate in modo da costituire un "grumolo" o "cappuccio" più o meno compatto. I tipi di lattuga più importanti dal punto di vista commerciale sono: la lattuga cappuccio (o a palla) e la lattuga romana. Esiste anche la lattuga da taglio.

Anche Avicenna ne produce diverese, ad esempio:

LATTUGA CANASTA
Pianta a cespo largo con il cuore semiaperto con foglie ampie dai margini arricciati e di colore bruno rossiccio.
Piuttosto croccante si consuma essenzialmente cruda, in insalata.
Ha un peso che varia dai 350 gr. ai 500 gr.







LATTUGA CAPPUCCIO
Formata da cespi di forma tondeggiante, è costituita da foglie grandi, carnose e lisce, che si sovrappongono le une sulle altre, chiudendosi intorno ad un cuore centrale fino a formare il “cappuccio”.
Foglia tenera e di buona conservabilità, è la lattuga piu conosciuta e consumata nel Nord Italia.
Ottima cruda in insalata si presta bene anche alla cottura ad esempio brasata o in vellutate e minestre.




LATTUGA GENTILE
Di colore rosso o verde di diverse tonalità, sempre di forma tondeggiante, con foglie grandi dai margini arricciati sovrapposte tra di loro, non forma la palla come la lattuga cappuccio, ma rimane sempre con il cespo aperto.
Ha foglie molto tenere con poca conservabilità, quindi tenete presente se la comprate che va consumata nel giro di un paio di giorni.


LATTUGA ROMANA
Ha un cespo di aspetto ovale, con foglie allungate a margine
liscio di colore verde intenso, leggermente bollose è formata da una serie di foglie sovrapposte in modo stretto tra di loro attorno ad un cuore che generalmente non è completamente chiuso. Foglia è croccante e ben conservabile.
E' la lattuga piu consumata nel Sud Italia data la resistenza al caldo.
Buona da mangiare cruda in insalata ma ottima da impiegare in cottura.

LATTUGA ICEBERG
La lattuga Iceberg, nota anche come "Brasiliana" è un ortaggio della famiglia delle Composite. Ha una forma particolarmente compatta, foglie croccanti e colore molto chiaro, appena verde all'esterno e biancastro all'interno. Ha un sapore particolarmente fresco e molto delicato ed è la varietà che si conserva più a lungo. Messa in frigo ben asciutta. in un  sacchetto di plastica x alimenti si conserva bene anche più di una settimana.
Se ne consumano le foglie, sia crude, sia cotte.

venerdì 24 settembre 2010

Cominciano le zucche!!!

Assieme all'autunno e cominciano ad arrivare le zucche!

Il periodo di questi ortaggi inizia normalmente tra settembre/ottobre e prosegue fino a marzo/aprile.
Il termine zucca deriva da "cocutia" (testa), poi trasformato in "cocuzza", "cozuccae" e, infine, zucca. È originaria dell'America Centrale e i semi più antichi, ritrovati in Messico, risalgono al 7000-6000 a.C. Nel nord America la zucca rappresentava un alimento “base” della dieta degli Indiani e infatti i primi coloni impararono da loro a coltivarla. Insieme alla patata e al pomodoro, è stato uno dei primi ortaggi esportati dopo la scoperta dell'America.
E' ricca di vit A e C,  contiene buone quantità di sali minerali e pur essendo dolce non è particolarmente calorica. Per approfondire le proprietà nutrizionali clicca qui.
Ne esistono tantissime varietà, sia commestibili, sia ornamentali... se siete un po' curiose quardate che carrellata....!

Avicenna qs settimana propone nel suo listino tre tipi di zucca differenti.

Zucca Delica

è una varietà precoce  che in alcune zone comincia a maturare gia verso la fine di agosto.
Ha una forma tondeggiante, colore verde brillante e polpa dolce di colore giallo/arancio intenso. E' di dimensioni medio piccole e raggiunge mediamente 1,2 kg di peso.
In cucina è molto versatile e indicata per qualsiasi tipo di preparazione: ottima per i risotti, stufata a cubetti su un fondo di cipolla, o  tagliata a spicchi e cotta in forno.

Qui e qui due ricette x cucinare la zucca delica :-)


Zucca Marina di Chioggia
E' una zucca di grosse dimensioni considerata in Italia una tra le varietà + pregiate in cucina.
Ha forma particolare rotondeggiante, simile a un turbante, buccia di colore dal verde al grigio schiacciata ai poli, costoluta e "bitorzoluta".
La polpa è spessa dolce e di colore intenso, perfetta x i tortelli e gli gnocchi, ma è ottima anche fritta a fettine sottili, al forno, in umido, in zuppe, creme e minestroni.

Ricette con la marina di chioggia:  gli gnocchi e una crostata di zucca speziata.


Zucca Uchiki Kuri
Questa è una zucca di recente introduzione dal Giappone, come si intuisce dal nome ed è una varietà appartenente alla famiglia delle “Okkaido”. La pianta porta frutti che hanno un peso di circa 800-1500 g, la buccia color rosso aranciato, mentre, la polpa di squisito sapore, è di colore giallo intenso.
UDITE UDITE: la bella cosa di qs zucca (come della butternut) è che si cucina senza necessità di sbucciarla, cosa che dal mio punto di vista è particolarmente apprezzabile, sia x questione di praticità e di risparmio di tempo sia questione di gusto.

Questa crema di zucca l'ho fatta utilizzando appunto la buccia ed è piaciuta molto anche ai bambini!

Infine, se non vi bastano qs ricette su questo blog ne trovate un bel numero. Buon lavoro! :-)

venerdì 11 giugno 2010

Le more di gelso...e si avvicina l'estate



Nelle proposte di Avicenna della scorsa settimana c'erano le more di gelso!
Capita di rado di trovarle in città, forse xchè sono rapidamente deperibili.
In ogni caso sono belle, elegantissime nel loro abito nero e quindi con Chiara le abbiamo fotografate :-)

Per il prossimo ordine di Avicenna il ritiro sarà come sempre martedì pomeriggio, diciamo dalle 15.
Poi ci fermiamo per la pausa estiva.
Ci ritroviamo tutti a settembre quindi.
Buone vacanze!

lunedì 31 maggio 2010

post di prova



Si apre qwertyGAS! Olè :-)